lunedì 21 gennaio 2013

L'importanza delle relazioni e del gruppo come strumento di crescita

Considerando l’attuale tessuto socio-culturale in cui siamo immersi, possiamo osservare di vivere in un’epoca dell’agìto, un agìto che non lascia spazio ad emozioni e parole. Ci troviamo di fronte a relazioni liquide senza un’esperienza dell’esserci autentico. Si parla di ‘crollo’ della coppia e di conseguenza della famiglia mettendo in luce la maggiore fragilità della vita a due, sempre più soggetta a crisi e rotture . La vita di coppia si trova a vivere un conflitto, un dilemma, una dissonanza tra il soddisfacimento di bisogni personali(aspetto positivo) dello stare insieme e la sensazione di una diminuzione, di un blocco della propria individualità(aspetto critico). Come stabiliamo oggi le nostre relazioni? Mi hanno colpito alcune parole espresse dalla sociologa Mirella Giovene che a mio avviso raggruppano il momento corrente che stiamo vivendo e dal quale vorrei partire per poter considerare l’attuale contesto in cui la coppia oggi si trova: “oggi più che mai rispetto al passato viviamo in molteplici contesti sociali ed in tanti ambiti lavorativi con una sensazione profonda di smarrimento e di incertezza che non riguarda soltanto i personali percorsi esistenziali, ma anche quei riferimenti istituzionali che da sempre hanno prodotto garanzie solide in ciascun soggetto pur nell’osservanza vincolante di norme e regole” . La terapia di gruppo permette di condividere con altri il proprio disagio e le sue possibili risoluzioni, favorisce l’ascolto degli altri che si traduce in una maggiore possibilità di ascoltare se stessi. Nella maggior parte dei casi è funzionale alla cura associare terapia di gruppo e terapia individuale. Sono strategie differenti, ma che condividono lo stesso obiettivo: la consapevolezza della propria esistenza, nella sua dimensione individuale e sociale. All’interno del gruppo, il soggetto sviluppa una maggiore creatività riguardo alla risoluzione, trasformazione, compensazione dei propri sintomi.


Virginia Maloni

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