Il contesto storico-sociale in cui
viviamo influisce sulla nostra identità sociale e culturale. L’identità’ si acquisisce
con la socializzazione, attraverso la famiglia e la cultura con cui ci si trova.
Per formare l’identità, il soggetto deve aggregarsi, sviluppando in lui il
senso di appartenenza. Tra cultura e identità c’e’ un legame profondo:
l’analisi e lo studio delle culture consentono la ricostruzione dei sistemi di
senso, e quindi il complesso dei valori e delle credenze di una società. Per
sentirsi parte di quella società si promuovono feste, fiere, mercati, sagre che
valorizzano la natura e il territorio. La festa è una finestra attraverso cui
si ripete la tradizione ed è l'arco temporale di una comunità, avendo assaggi
del passato che si riepiloga sul presente. La festa costituirebbe, per
eccellenza, l'esperienza fondamentale e costitutiva del gruppo. Attraverso le
tradizioni popolari si possono riscoprire le proprie radici: l’individuo nella società
moderna è spersonalizzato e riappropriarsi delle proprie radici significherebbe
recuperare il proprio senso di appartenenza. Il territorio non è una semplice
realtà geografica, ma comprende lo spazio vissuto, i luoghi della fanciullezza,
le strade della borgata, il vicinato: un complesso di rapporti sociali, di
abitudini, di riti, di credenze, che determinano uno stretto rapporto economico,
sociale, affettivo con esso. Gli individui, per superare la solitudine e
l’isolamento e compensare gli aspetti impersonali e insicuri della vita
moderna, vogliono trovare, anche inconsciamente, un’identificazione reciproca
con gli altri, basata sui legami, sulla condivisione di interessi, bisogni,
valori e storie di vita, ricercando un senso di appartenenza alla collettività.
Queste manifestazioni mirano alla formazione dell’Io Sociale che si costituisce
in rapporto con gli altri nelle circostanze che una determinata comunità dà
come finalità.
Virginia Maloni
Articolo pubblicato nella rivista VAL VIBRATA LIFE del mese di Gennaio 2013

